Aggiornamento Google Panda 4.1: che impatto ha sui nostri siti?
Il 25 settembre 2014 è iniziato il roll out dell’aggiornamento Google Panda 4.1, lanciato solo 4 mesi dopo l’ultimo update. Ma cosa caratterizza il rilancio di questo algoritmo? Che cosa è andato a colpire il nuovo Panda? Ma soprattutto, che impatto ha sui nostri siti? Vediamo insieme che cosa ha comportato in passato e comporta tutt’ora il roll out dell’ultimo update firmato Google.
Google Panda: a favore dei contenuti di qualità
Innanzitutto, facciamo luce sull’algoritmo Google Panda, presentato e lanciato per la prima volta nel febbraio 2011. Fin dalla sua nascita, questo algoritmo ha avuto come obiettivo la valorizzazione dei contenuti di qualità nei siti internet. Panda, infatti, si è sempre impegnato contro le cosiddette content farm, che generavano contenuti di bassa qualità per far risalire il Pagerank di Google. Dal 2011, i siti devono contenere contenuti di qualità, sotto il profilo SEO, per non essere penalizzati dall’algoritmo. Da allora sono stati rilasciati circa 27 aggiornamenti di Panda e quello di settembre 2014 è il proprio il ventisettesimo.
Come Google valuta la qualità dei contenuti
Tutti i segreti su come operano gli algoritmi di Google non sono stati svelati, ma ci sono delle linee guida per creare contenuti che vengano visti in modo favorevole dal motore di ricerca. Una prima regola è il diversificarsi rispetto alla concorrenza, ossia, un contenuto nuovo, che non ricorda altri esempi nel web, viene favorito da Google. Di conseguenza è controproducente riprodurre testi o parte di testi presenti in altri siti. Se si copia un contenuto, Google se ne accorge e penalizza la pagina. Poi, bando ai titoli ingannevoli che non rispecchiano il vero contenuto di una pagina: se si sceglie un titolo perché genera traffico, il contenuto deve essere in linea. Infine, un altro parametro è la concentrazione di parole chiave nel testo: in passato si costruivano testi letteralmente pieni di keyword, in modo da “ingannare” Google e risalire il Pagerank. Ora Google, se trova una parola chiave ripetuta troppo spesso in un testo, tende a penalizzare la pagina che la contiene. Queste sono in linea di massima le indicazioni per creare contenuti di qualità per Google.
Google Panda 4.1: il nuovo aggiornamento
Dunque, l’algoritmo Google Panda si focalizza sulla qualità dei contenuti dei siti internet. L’aggiornamento 4.1 si concentra in particolare sui contenuti troppo corti che, secondo Google, appartengono a siti che mancano di contenuto. Si parla di contenuti “magri” o “sottili”, che potrebbero denotare una mancanza d’impegno. Con questo roll out, potranno beneficiare di un miglior Pagerank quei siti di piccole e medie dimensioni caratterizzati da buoni contenuti. Un altro aspetto su cui si focalizza Panda 4.1 sono i contenuti duplicati, ossia i doppioni; i siti che ne contengono molti vengono penalizzati. Infine, vengono colpiti i contenuti generati da sistemi automatici. In conclusione, ciò che Google continua a chiederci è impegno nella creazione di contenuti per i nostri siti, che si traduce anche in un’offerta migliore per gli utenti che navigano la rete.
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