Da qualche settimana anche in Italia i fornitori di servizi di riparazione computer di terze parti non possono più promuoversi su Google Ads. Come mai? Cosa è successo? Perché l’azienda di Mountain View sembra aver preso di mira queste attività?
La risposta secca, che forniscono le linee guida ufficiali e il servizio clienti, dichiara che i riparatori di terze parti non hanno più il permesso di promuovere i propri servizi sulla piattaforma, punto. Non vengono fornite spiegazioni sul perché di un tale e drastica decisione che danneggia non poco diverse attività locali.
In realtà, Google ha fornito una spiegazione più esauriente ad agosto 2018, quando la nuova policy è stata applicata negli Stati Uniti. David Graff, direttore del comparto globale policy di prodotto, ha spiegato il perché di questa manovra in un post del blog ufficiale di Google:
“We’ve seen a rise in misleading ad experiences stemming from third-party technical support providers and have decided to begin restricting ads in this category globally.”
Dunque, Google ha rilevato cattive condotte e truffe nel settore del supporto tecnico di terze parti (non specifica dove tuttavia), perciò ha deciso di imporre delle restrizioni alle pubblicità di questa categoria, globalmente. Il post continua raccontando degli sforzi che hanno messo in campo per collaborare con la giustizia e con le organizzazioni governative per arginare il problema.
Il post dice anche che avrebbero sviluppato un programma di verifica per assicurare che solo i servizi di supporto tecnico legali possano accedere alla piattaforma pubblicitaria. Almeno in Italia, ma non solo qui, di questo programma di verifica non si è ancora vista l’ombra e lo stesso servizio clienti sembra esserne all’oscuro.
Come funziona questo “ban” di Google Ads
Innanzitutto, precisiamo che a essere coinvolti nel divieto sono tutti i tipi di campagne di Google, quindi non solo quelle su rete di ricerca ma anche quelle display. Se si hanno campagne già attive, piano piano ogni singolo annuncio verrà disapprovato, senza poter richiederne una revisione. Questo è quanto successo all’attività, del tutto legittima, ComputerDocVr, specializzata in riparazione di computer a Verona: una campagna rete di ricerca, attiva da tempo e proficua, ha visto all’improvviso i propri annunci bloccati.
Dunque, che fare se si è un riparatore di computer e smartphone non ufficiale (ma legale)?
Ci sono alternative a Google Ads?
Per i servizi di assistenza computer non OEM, cioè non autorizzati espressamente dalla casa madre, Google Ads è un ottimo strumento di promozione, perché permette di intercettare più facilmente utenti potenzialmente interessati. Tuttavia, la piattaforma pubblicitaria di Google non è l’unica al mondo a fornire questo tipo di servizio.
Possiamo, ad esempio, utilizzare Bing Ads, la piattaforma pubblicitaria di Bing. È vero che in Italia questo motore di ricerca non è usato quanto Google, ma copre comunque una fetta di utenti. Inoltre, avendo minore concorrenza, è più economico di Google Ads.
Un’altra alternativa, per modo di dire perché non si tratta della stessa attività, è fare Local SEO, cioè ottimizzare il proprio sito per i motori di ricerca e su Google Maps (servizio molto usato per le attività locali). Guadagnare posizioni “gratuite” tra i risultati di Google non è un’attività semplice e rapida, ma garantisce un flusso di traffico al sito di qualità e duraturo (diversamente da quanto avviene con gli annunci a pagamento che smettono di portare visitatori nel momento in cui si interrompe la campagna).
Dunque, la policy di Google Ads contro l’assistenza informatica è un problema? La risposta è sì e speriamo che venga davvero messo a punto un programma di verifica che preservi tutti gli operatori non truffaldini. È pur vero che si può adottare una diversa strategia per non perdere del tutto il traffico verso il sito e i clienti in arrivo dai motori di ricerca, cioè da Google e Bing.
Se sei interessato a promuoverti su Bing o a ottimizzare il tuo sito web di riparazione pc, non esitare a contattarci: insieme troveremo una soluzione per promuovere online la tua attività nonostante le nuove policy di Google Ads.