Crollo di traffico e visibilità del dominio: ammettiamolo, è uno dei motivi più frequenti per cui i clienti contattano l’agenzia, articolata nelle varie preoccupazioni “non mi arrivano più visite dal sito”, oppure “non vendo più dall’e-commerce”, come “quando mi cerco su Google, non mi trovo più”. Tutte preoccupazioni legittime, per un’azienda che fa del sito internet un asset strategico per intercettare nuovi clienti, o addirittura concludere una vendita, nel caso degli e-commerce.
Dal lato SEO, il calo della visibilità di un dominio è però più un sintomo, che una “malattia” del sito, che potrebbe essere riconducibile a più cause. Compito del consulente è raccogliere quanti più dati possibili, per capire i motivi di tale calo, e dunque la soluzione migliore per risolverlo.
Crolli di dominio: un pattern ricorrente secondo Google
Secondo le linee guida Google, esisterebbero quattro pattern specifici nei crolli di traffico:
il primo pattern, una semplice curva discendente, è tipico dei problemi a livello di sito. Potrebbe trattarsi di un calo legato ad azioni manuali, quando l’intero sito non è conforme alle linee guida Google, ma anche di problemi di sicurezza, cui il motore di ricerca risponde con avvisi o pagine che informano gli utenti prima che raggiungano il sito, riducendone il traffico.
Il secondo pattern presenta un crollo che non è netto come il primo, perché identifica problemi tecnici ristretti a livello di pagina, o a periodi di tempo limitati. Descrive quindi una media tra le pagine o i “periodi” che funzionano, e quelli in cui il traffico è ridotto. Oltre a interruzioni di visibilità temporanea, legati ad esempio a modifiche al sito, o all’aggiornamento degli algoritmi di Google, i problemi tecnici potrebbero però anche essere localizzati a livello di pagina: compito del consulente SEO è capire se sia stato posizionato erroneamente un tag noindex, che impedisce l’indicizzazione, o se vi siano problemi di sicurezza, come azioni manuali, limitate ad alcune pagine, e aiutarvi a risolvere il problema.
Per le modifiche dell’algoritmo di Google, invece, purtroppo non possiamo fare nulla, se non capire quanto il cambiamento sia soltanto temporaneo o se con le nuove direttive il sito rischia un calo definitivo del traffico (e dunque a questo punto sì, aiutarvi a correre ai ripari).
Il terzo pattern identifica la stagionalità, una riduzione di interesse legato a influenze esterne, a particolari periodi dell’anno, o cambiamenti nelle tendenze. Il compito di un consulente SEO in questo caso è analizzare i concorrenti, il settore, e gli interessi degli utenti per sostituire argomenti non più “caldi” con contenuti di maggior tendenza.
L’ultimo pattern, infine, è il tanto temuto “bug” di Google: nemmeno per questo il consulente SEO può fare molto, se non assicurarsi che il problema tecnico non abbia lasciato ripercussioni sul sito. Ancora una volta, il consulente umano batte il computer 1-0.
Questi dati sono ottenibili incrociando diversi strumenti, tra il Report sul Rendimento di Search Console, Google Trends, e specifici software SEO d’agenzia. Noi di Aletur, per semplificare la raccolta dei dati e avere quelli che servono su un’unica piattaforma, ci affidiamo a Sistrix, la soluzione più completa per disporre davvero di una gran quantità di dati per tutte le esigenze.
Sistrix e l’analisi dei crolli di dominio
Sistrix offre tutte le funzionalità per analizzare i crolli di visibilità del dominio, e ipotizzarne le possibili cause, ecco perché in agenzia lo impieghiamo non solo nella ricerca delle keyword, la loro analisi e la link building. In particolare, Sistrix è comodo perché consente di analizzare i crolli di traffico anche a livello di Sottodomini e Directory con le specifiche sotto voci del menu Struttura. In questo modo, è possibile concentrare da subito la propria attenzione a una specifica area del sito, o del dominio, e restringere il set delle possibili cause.
Sistrix, come Search Console, consente subito una visualizzazione grafica dell’andamento della visibilità, e sfruttando la funzione dei pin (attraverso l’icona dell’ingranaggio nella parte in alto a destra del grafico, cliccando su “mostra altri pin”), è possibile capire se eventuali cali della visibilità di dominio siano da ricollegarsi agli aggiornamenti recenti dell’algoritmo di Google, che vengono infatti segnalati e visualizzati dalle etichette blu (i pin” a ridosso delle date degli update. È uno dei pochi sistemi che consente di visualizzare grafici aggiornati e dettagliati che combinano le modifiche all’algoritmo e la potenziale influenza che questi hanno sul sito internet. Attenzione, però, della visibilità, non del traffico.
Il cosiddetto “Indice di Visibilità” di Sistrix, infatti, è un indicatore che ovvia ad alcuni limiti di Search Console, poiché prende in considerazione il ranking di un campione di keyword significativo, filtrando dai dati tutte le influenze esterne legate a cicli stagionali, per una comparazione oggettiva con i concorrenti e i benchmark di settore. Se quindi il vostro calo di traffico è legato alla stagionalità e ai trend, potrebbe essere il caso di utilizzare la sezione di Sistrix relativa alle Keyword e alle SERP, per identificare nuovi trend e parole chiave per contenuti sempre freschi e aggiornati.
Un doppio controllo può essere effettuato attraverso l’analisi dei “Cambiamenti di Ranking”: questa voce del menu Keyword restituisce una tabella in cui analizzare l’interesse mensile nazionale per una determinata query tramite la colonna Volume di Ricerca, e confrontarlo con il proprio andamento, selezionando le date di riferimento per visualizzare anche la variazione del tasso di clic e del ranking.
Già visivamente, la tabella restituisce, nella colonna “Variazione”, un’indicazione sulle nuove keyword, i ranking migliorati o quelli peggiorati evidenziandone in verde o in rosso le posizioni, e le parole per cui il dominio non si posiziona (più) su Google (“>100”). Ciascuno di questi ranking può essere usato come filtro attraverso “Filtra ranking”, e naturalmente, ogni voce della colonna può essere utilizzata per ordinare i dati, e fruire così diversi tipi di informazioni rapide.
Non da ultimo, la possibilità di cliccare sull’URL per aprire le pagine interessate da variazioni sostanziali consente di assicurarsi che non vi siano errori 404, ad esempio se di recente avete ristrutturato il sito. Le pagine, infatti, potrebbero aver subito una caduta di ranking perché la struttura delle URL è stata modificata senza applicare i Redirect. Sistrix consente in questo caso di accedere al cosiddetto “Archivio SERP” cliccando sull’ultima icona della riga a livello di ogni parola chiave, da cui visualizzare la posizione del dominio e delle singole pagine per ciascuna keyword, e notare eventuali cambiamenti.
Basta selezionare una data precedente al crollo di visibilità attraverso il filtro nella parte superiore dello schermo, e visualizzare la cronologia della keyword cliccando sulla penultima icona della riga. Si aprirà un grafico, che visualizzerà l’andamento del sito per quella specifica parola chiave, e una tabella di tutte le pagine che, in diverse date, si posizionavano per quella parola chiave.
Ecco, quindi, che si possono controllare le URL, in caso di rifacimento del sito e di nuove pagine, per assicurarsi della loro indicizzazione e della corretta implementazione dei redirect. Il tutto è molto più semplice e immediato, se si utilizzano i Pin evento di Sistrix per tenere traccia dei cambiamenti più rilevanti sul sito, allo stesso modo delle Annotazioni di Google Analytics.
Ecco, in breve, alcuni degli step e degli elementi che in Aletur.it prendiamo in considerazione per svolgere un’analisi del traffico di un sito, individuarne i drop, e risolverne le cause. Ricordatevi che siamo sempre a disposizione per aiutarvi a rilanciare il vostro sito, quindi restate sintonizzati per restare aggiornati sui nostri consigli in merito all’ottimizzazione delle pagine web!