Ultime tendenze SEO: cosa devi sapere nel 2024 (e prepararti al 2025)

grafica di donna al PC, con scritta SEO, per identificare le ultime tendenze seo 2024/2025

La SEO, o Search Engine Optimization, è un campo che si adatta alle ultime tendenze degli algoritmi di ricerca e alle preferenze degli utenti. Per rimanere competitivi in panorama digitale in costante cambiamento e rapida crescita, è essenziale restare al passo con le ultime tendenze, e adattare di conseguenza le strategie di visibilità online.

In vista del prossimo anno, ci sono alcune tendenze chiave del 2024 da tenere d’occhio, per avere successo nell’ottimizzazione per i motori di ricerca.

 

1. Ricerca Vocale, o Voice Search: l’avanzata degli assistenti vocali

Con l’aumento dell’uso degli assistenti vocali come Siri, Alexa e Google Assistant, la ricerca vocale sta diventando sempre più popolare. Già nel 2016 il 20% delle ricerche su Google era vocale, un numero che è sicuramente cresciuto visto che i dispositivi vocali sono oggi installati su 4,6 miliardi di dispositivi tra tablet, telefoni, smart speaker, e strumenti connessi alla rete, dai sistemi domotici alle automobili.

Non si tratta solo di una novità tecnologica, ma anche di una rivoluzione dell’interfaccia, ora basata sul linguaggio naturale. In primo luogo, le query vocali tendono ad essere più conversazionali e lunghe rispetto a quelle digitate. Le aziende devono quindi adattare il loro contenuto, ma anche la struttura dei siti, affinché siano facilmente leggibili e interpretabili dall’assistente vocale.

Attenzione quindi all’aumento dell’importanza degli snippet e del mark-up schema, oltre che a contenuti puntuali e informativi basati sulle keyword a coda lunga. E attenzione anche alla SEO locale delle query di navigazione. Anche il tono, colloquiale o specifico di un settore, l’utilizzo delle FAQ (nonostante Google annunci che in futuro le FAQ avranno sempre meno importanza) e una struttura basata su elenchi puntati chiari potrebbero essere avvantaggiati dalle ricerche vocali.

 

2. Algoritmi di ricerca semantica: il futuro della keyword research

Non più keyword, ma intenti di ricerca e significati contestuali. I motori di ricerca stanno diventando più intelligenti nell’interpretare il significato delle parole chiave, ed è addirittura dal 1999 che Google parla di “ricerca semantica”. Alcuni strumenti SEO, come il software Sistrix che usiamo ad esempio in Aletur, hanno già implementato questa funzionalità: all’analisi dei volumi di ricerca di specifiche parole chiave, si aggiungono anche quelle sugli intenti di ricerca.

Know, per le ricerche con cui gli utenti si pongono obiettivi informativi; website, per le query che includono un brand o un sito specifico, e do, con cui gli utenti si dimostrano interessati a compiere una specifica azione, sono gli intenti di ricerca dichiarati da Google. Visit, per le query legate alla ricerca di un luogo o un servizio nelle vicinanze, e know simple, ricerche di una risposta pronta e concisa come quelle del Google Knowledge Paragraph, sono i due intenti addizionali riconosciuti da Sistrix.

Dal punto di vista dell’ottimizzazione SEO, i contenuti dovranno quindi essere studiati per essere maggiormente contestuali, e aiutare i motori di ricerca a comprendere in maniera più completa gli argomenti, ad esempio attraverso l’impiego di Knowledge panels, o featured snippet, domande, entità o prodotti correlati. Non più singoli nodi, dunque, ma relazioni, con una nuova evoluzione SEO della Keyword research in Keyword Cluster.

 

3. Mobile-First indexing

L’aumento delle ricerche vocali, ormai, è solo una conferma delle ultime tendenze: il mobile è il primo strumento di ricerca su Google. Il motore ha implementato ormai dal 2019 l’indicizzazione mobile-first, ovvero considera la versione mobile di un sito web come la versione principale per la classificazione. La User Experience e i Core Web Vitals si fanno, in questo frangente, fondamentali. I siti web devono essere veloci, stabili e reattivi, e vanno ottimizzate le metriche come il Largest Contentful Paint (LCP) e il Cumulative Layout Shift (CLS), fattori chiave della qualità dell’esperienza offerta da un sito web.

Le linee guida di Google sul mobile-first indexing parlano chiaro, sulla necessità di contenuti ottimizzati per un’esperienza senza problemi anche sugli schermi più piccoli. I contenuti mobile e desktop devono inoltre essere gli stessi, compresi i meta-dati (il tag title, la Meta-description e gli alt tag) e i dati strutturati (soprattutto Breadcrumb, Product (per gli e-commerce) e VideoObject).

Anche i contenuti visivi hanno un impatto sul mobile-first indexing. Dopotutto, i contenuti multimediali hanno assunto nel tempo un’importanza sempre maggiore, e sono ora tenuti in estrema considerazione dai motori di ricerca poiché migliorano l’engagement e la visibilità nei risultati di ricerca. Importante quindi, di nuovo, usare gli stessi dati strutturati per i video sul sito mobile e sul sito desktop, come fare attenzione a usare un formato supportato e gli appositi tag, e usare URL che non cambino al caricamento dei video. Bisogna inoltre tenere a mente di posizionare il video in modo che sia facile da trovare, non troppo in basso sulla pagina, o l’utente potrebbe dover scorrere troppo in basso prima di trovarlo, e il ranking potrebbe risentirne.

 

Ricerca e-commerce e Local SEO

E la Voice Search conferma infine anche l’importanza della ricerca e-commerce e della SEO locale. La ricerca e-commerce mira a catturare i clienti in cerca di prodotti specifici, mentre la Local SEO li targetizza quando gli utenti intenzionati all’acquisto sono vicini ai tuoi store fisici.

Per le attività di e-commerce, le parole chiave sono ottimizzazione dei prodotti e delle loro schede e-commerce con immagini di qualità, descrizioni dettagliate e recensioni dei clienti, velocità del sito (sempre ottimizzato per mobile), e uso di categorie e filtri, oltre a dati del markup schema. Per le aziende che hanno un negozio o un retail fisico, invece, aggiornare le informazioni locali su Google My Business è fondamentale per catturare il traffico locale. Non solo, ma anche incoraggiare i clienti soddisfatti a lasciare recensioni, e cercare partnership con altri siti web e associazioni locali di settore sono buone opportunità per ottenere backlink locali utili, e migliorare l’autorità nelle ricerche locali.

Il mondo della SEO è in costante evoluzione, e il 2024 non sta facendo eccezioni. Per mantenere o migliorare la tua visibilità online anche nel 2025, e rimanere sempre competitivi, bisogna quindi restare sempre al passo con i tempi. Per una consulenza SEO, che tu sia un’agenzia o una web agency, o un professionista di qualsiasi settore, puoi contare sempre sull’esperienza e sulla professionalità di Aletur: contattaci per un preventivo, o scopri tutti i nostri servizi SEO e di web marketing, e assicurati anche tu di restare sempre in cima ai risultati di ricerca!

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